Alice scopre il paese delle meraviglie
Sara e l’incanto della fotografia
Era una fresca giornata di primavera, quando entrai nella sala della mostra fotografica con quella sensazione di attesa che solo i luoghi dell’arte sanno suscitare. Con l’associazione avevamo lavorato per mesi all’evento: ora era tutto pronto e io, come volontaria, mi preparavo a vivere un’esperienza unica e irripetibile.
Ogni fotografia esposta era un mondo a sé stante, un viaggio tra le emozioni, le storie e le passioni degli autori che le avevano immortalate. Le guardavo e riguardavo e, nel mio piccolo, cercavo di catturare ogni dettaglio, di scoprire ogni segreto, per poter offrire ai visitatori una visione a 360 gradi delle opere esposte.
Mi ritrovavo ad ammirare i volti dei personaggi ritratti, a scrutare i loro sguardi e le loro espressioni, a cercare di cogliere le loro emozioni. E ogni volta che qualcuno si fermava davanti a una foto, mi piaceva pensarmi come un’incantatrice che regala ai propri spettatori un sogno senza tempo.
Per me, quella sala divenne un tempio dell’arte, un luogo in cui la bellezza si manifestava in tutte le sue forme. E non appena ne varcavo la soglia, mi sentivo come in un’altra dimensione, lontana dal caos e dal frastuono della vita quotidiana.
Quella prima mostra è stata per me un’esperienza intensa e significativa che è rimasta viva nella mia memoria. Ora, anche se sono passati anni, mi ritrovo a pensare alla magia di quelle fotografie e all’emozione che ho provato nel raccontare le storie delle opere esposte.
Spero che, anche grazie alla passione dei volontari come me, altri possano scoprire la bellezza del mondo dell’arte e della cultura, e che insieme possiamo preservare e custodire questo tesoro per le future generazioni.
Sono convinta che la cultura sia un tesoro prezioso che va preservato e diffuso, e che il mio impegno volontario sia un piccolo ma importante contributo a questa missione. Perché il mondo possa essere un posto migliore per tutti.