Giancarlo dona amore col cibo

Luca: quando il tè scalda anche il cuore

Mi chiamo Luca e faccio volontariato in un’associazione che si prende cura dei senzatetto. La cucina della sede è al piano terra di un edificio sgarrupato, è un po’ vecchia ma molto accogliente, con un grande tavolo al centro. Ci vengo ogni mercoledì sera, per preparare insieme agli altri qualche thermos di tè caldo e qualcosa da mangiare da distribuire a chi ha bisogno di rinfrancarsi un po’.

Quel luogo sembra quasi essere fuori dal tempo, sospeso in una dimensione parallela dove l’unica cosa che conta è la calda accoglienza che si respira nell’aria. Fu lì che incontrai Ada, una signora anziana, che guardava assorta attraverso la finestra, con lo sguardo perso nel vuoto. Ricordo che era una serata di pioggia, con un cielo carico di nubi che sembravano non voler lasciar trapelare nessuna luce.

Mi avvicinai a lei, le offrii una tazza di tè caldo e l’invitai a unirsi a noi. Mentre mettevo le merendine e qualche scatoletta nei sacchetti, mi resi conto che la signora aveva bisogno di più di una semplice bevanda calda: aveva bisogno di qualcuno che la ascoltasse, che le offrisse conforto in quel mondo che sembrava non avere più nulla da offrirle. 

Mi sedetti accanto a lei e le raccontai di me, dei miei sogni e delle mie speranze, e la sua espressione si illuminò. Era come se la sua tristezza si stesse sciogliendo. Mentre la pioggia batteva contro i vetri della finestra, capii che donare il proprio tempo e la propria attenzione a chi ne ha bisogno è la vera essenza della vita, la sola cosa che davvero conta.

Quando uscii dalla cucina, la pioggia era cessata e un timido raggio di luna squarciava le nubi, come se volesse fare capolino in quel mondo dove l’amore e la gentilezza possono davvero fare la differenza.