Lucia recupera e riordina le cose

Laura e i panni colorati che vestono il cuore

Maria l’ho conosciuta il primo giorno che ho messo piede in associazione. E’ stata lei ad accogliermi e a spiegarmi di cosa c’era bisogno: selezionare gli abiti che ci vengono donati e riorganizzarli in modo che siano pronti per distribuirli a chi ha bisogno.
Ce la siamo intese subito, noi due, ordinate allo stesso modo, lei di indole più creativa, io più precisina. Ci abbiamo messo pochissimo a diventare amiche e a creare una squadra super efficiente.

Maria è una persona solare e generosa, il cuore grande come un oceano e una passione per aiutare gli altri che contagia. Quando siamo insieme, il buonumore non manca e le nostre risate risuonano nella stanza mentre apriamo quelle montagne di sacchi pieni di panni di ogni sorta. Mentre li separo per taglia, lei li divide per genere e li dispone in modo funzionale sugli espositori e negli scaffali: di qua i capi da donna, di là da uomo. Ha una sensibilità e buon gusto innati che si riflettono nella cura che mette in ogni dettaglio. 

Allestire angoli colorati e accoglienti è fondamentale perché vogliamo che chi viene qui non avverta la sua condizione di povertà ma possa sentirsi come in una boutique un po’ vintage e un po’ speciale. 

Spesso mi imbatto in vestiti che potrebbero avere bisogno di un po’ di riparazione. Non sono una maga con ago e filo ma cucire mi rilassa quindi li metto da parte e me li porto a casa. Così qualche sera mi capita di aggiungere un bottone, sistemare una cerniera, rammendare un piccolo strappo. Voglio che gli abiti tornino come nuovi.

Mi piace ciò che faccio perché mi pare di dare alle cose una seconda possibilità, a volte nei sacchi troviamo capi davvero carini e cerco di immaginare chi li indosserà sperando che possa sentirsi felice e, specchiandosi, perdersi per un attimo in un pensiero futile.

Quando ho un po’ di tempo in più, partecipo anche alla distribuzione. Le persone guardano e scelgono in base a ciò che gli serve e che gli piace. Mi capita spesso di scambiare qualche chiacchiera, magari con la scusa di dare un consiglio. La dignità e la gratitudine che scorgo in certi sguardi è la ricompensa più grande. Quei volti li porto a casa con me, mi danno una carica che mi accompagna per il resto della settimana.